Fin dai tempi antichi viene tramandata la leggenda del piccolo sarto che salvò la città dai Turchi.
Cinquecento anni fa nella regione c’erano i Turchi. In questo terribile periodo, folle di persone scappavano nelle città che allora erano circondate da possenti mura, da profondi fossati e da alti terrapieni. Arrivarono i Turchi e vollero conquistare Maribor. Gli abitanti si sentivano al sicuro nella città ma con orrore si accorsero che avevano dimenticato di riempire d’acqua il fossato cittadino.
I nemici erano già alle porte della città e non c’era più tempo per riempire d’acqua il fosso. Nessuno aveva il coraggio di uscire dalla città fino ai tre laghetti per aprire le chiuse e far entrare l’acqua nel fosso. Finalmente si fece avanti un coraggioso sartorello. Si travestì in modo da sembrare un turco qualsiasi e attraverso la porta ovest della città – Porta Carinziana – in cinque minuti arrivò fino alle chiuse presso il luogo dove un tempo c’era un viale di alberi di prugno.
In quel momento i Turchi erano già sul terrapieno. E siccome non videro acqua nel fossato, decisero di andare all’attacco e saltarono nel fossato asciutto.
Ma in quell’attimo una gigantesca onda d’acqua si riversò rumorosamente dai tre laghetti nel fossato e lo riempì in un istante. Quasi due terzi dei Turchi persero la vita nelle onde.
Quando i Turchi sopravvissuti videro la tremenda morte dei loro compagni si spaventarono e non ebbero più il coraggio di assalire nuovamente la città. Se ne andarono subito senza aver recato danno ai cittadini. E fu così che il coraggioso piccolo sarto salvò Maribor da una rovina certa.
traduzione a cura del Corso di Lingua e Cultura Slovena del Circolo Culturale di Sdraussina coordinato da Aleksandra Devetak
da: da: Monika Kropelj, Roberto Dapit, Stoji, stoji tam beli grad, Didakta, 2014
illustrazione: Rita Marizza