Nella città di Mira, dove san Nicola era vescovo, un anno ci fu una grave carestia. Non era possibile procurarsi cibo nei dintorni e neanche più lontano, neppure con molti denari. Per aiutare la gente che moriva di fame, san Nicola salì su una nave che lo portò lontano lontano…finché non giunse in una regione dove l’annata era stata buona e la gente aveva raccolto una gran quantità di grano. Là trovò un fornaio e gli chiese:
«Brav’uomo, avete con voi abbastanza grano da poter riempire una nave?» «Ne abbiamo, ne abbiamo» rispose il fornaio «ne abbiamo anche di più».
«Oh vi prego», proseguì San Nicola, «siate compassionevole e gentile, riempite di grano questa nave e inviatela nella mia città, affinché non moriamo tutti di fame».
La preghiera commosse subito il buon fornaio che esaudì il desiderio. San Nicola ricordò che i bambini non avrebbero potuto aspettare fino a che la nave venisse riempita di grano e giungesse via mare fino a loro. Perciò si rivolse al fornaio pregandolo: «Oh datemi quello che avete già cotto, che vado in fretta a casa e lo distribuisco ai nostri bambini che sono tanto affamati».
Il fornaio gli diede due cesti pieni di focacce, pagnotte e tutto quello che era stato sfornato. Il buon vescovo si precipitò in fretta verso casa. Com’erano contenti i bambini del ritorno di San Nicola e quanto lo ringraziavano per il buon pane!
In ricordo di questa generosità e benevolenza, ancora oggi i bambini, la sera prima della notte di San Nicola, mettono in vista i piatti, in modo che lui possa portare loro qualcosa in dono.

traduzione a cura del Corso di Lingua e Cultura Slovena del Circolo Culturale di Sdraussina coordinato da Aleksandra Devetak
da: Zaklkadnica slovenskih pripovedi – 101 najlepša zgodba, a cura di Monika Kropej Telban, Roberto Dapit, Zmago Šmitek, Didakta, Radovljica, 2019

immagine: Rita Marizza