racconto di Anamarija Volk Zlobec
Tempo: 5 dicembre sera
Luogo: Terra
I ritardatari stanno inviando le ultime lettere espresso, indirizzate a San Nicolò. Silenzioso cala il Crepuscolo, avvolto nell’agitazione.
E dopo di lui i passi silenziosi della Notte, vestita con un abito scuro, punteggiato di Stelle. “ Presto a letto”, la Notte minaccia maliziosamente i bambini, che la fissano incuriositi. “Sono sicura che vi piacerebbe scoprire se ho incontrato S.Nicolò, vero?” No, non l’ho incontrato, si sta ancora trattenendo in Paradiso. Le Stelline mi hanno raccontato che è molto turbato. L’angioletto Nerodek (Imbranato) gli ha confuso i regali. Così, la bambola di Majda ha perso la sciarpa ed è scomparsa la scarpetta di Peter! Peggio ancora, la locomotiva è in riparazione. “ “Oh, che sfortuna”, sospirano delusi i bambini.
“ Su, Su, non preoccupatevi” li consola la Notte. “Tutto andrà bene. Una legione di angioletti aiuterà San Nicolò. Ora addormentatevi in fretta, altrimenti il Santo si agiterà ancor di più,” ordina loro, la Notte e con un tenero bacio chiude i loro stanchi occhietti.
Tempo: 5 dicembre – poco prima di mezzanotte.
Luogo: Paradiso
Finalmente la locomotiva è sistemata. L’angioletto Strojnik (Macchinista) collega i vagoni. Le nuvole sono belle e pulite: quanto lavoro hanno avuto quest’anno gli angioletti, causa l’inquinamento!
L’angioletto Slikar (Pittore) dipinge sul treno in oro le lettere M e V, il cappello vescovile e il pastorale. Ecco fatto. Il treno di San Nicolò è pronto! L’angioletto Redar (Vigile) coordina il carico. “Nel primo vagone le bambole, nel secondo le biciclette, nel terzo i libri, nel quarto le caramelle…” ordina.
Ed ecco che arriva San Nicolò, ancora preoccupato. “Avete trovato il binocolo di Pavel e il grembiule della nonna?” chiede. “Si, si l’ abbiamo trovato,” rispondono gli Angioletti in coro. “ Abbiamo rovistato in ogni angolo del Paradiso per non dimenticare nulla.”
S.Nicola, più tranquillo, si accarezza con calma la barba, sale sulla locomotiva e siede accanto al macchinista. Dietro di lui accorre ansimante l’angioletto Pisar (Scrivano). Nella valigia porta un grande e grosso taccuino. Vi sono scritti i nomi e gli indirizzi dei bambini che riceveranno i doni. Il Santo, infine, fa segno di partire. La locomotiva emette un fischio. L’angioletto Redar e gli angioletti Spremljevalci (Accompagnatori) volano nell’ultimo vagone. San Pietro apre la porta del Paradiso e augura loro buon viaggio. “Bene, ora andiamo, coraggio”, San Nicolò esorta l’angioletto Strojnik. I bambini sono certamente impazienti.
Riuscirà San Nicolò a consegnare in tempo i doni a tutti i bambini? In caso contrario, non biasimatelo. Sapete bene quale confusione regnava in Paradiso…Se qualche bravo bambino riceverà meno regali di un monello, non se la prenda troppo a cuore. Nella fretta accade di sbagliare.
È bene essere grati per ogni dono, anche se piccolo.
Anamarija Volk Zlobec (1937-2016), fu insegnante e autrice di numerosi libri per bambini e ragazzi.
traduzione dallo sloveno a cura del Corso di Lingua e Cultura Slovena del Circolo Culturale di Sdraussina coordinato da Aleksandra Devetak
tratto da Najlepši letni časi, Edito dalla Goriška Mohorjeva Družba, Gorica 1999
immagine di Rita Marizza