Diversi capitelli sparsi nei nostri paesi ci ricordano le terribili epidemie dei secoli passati. Turriaco ha la “Madoneta”, nome con cui ancora alcuni abitanti del paese chiamano la via in cui si trova (via Oberdan). L’opera risale alla peste del 1850-55, che in paese, già provato da analoga epidemia nel 1836, causò circa un centinaio di vittime. In più occasioni il capitello fu restaurato e arricchito di arredi, come ci ricorda la storico locale Mario Furioso nella sua “Storia di Turriaco” nel 1970, e anche in tempi più recenti.
Attualmente al suo interno, poggiato su una mensa di altare, si trova un quadro dipinto dal poliedrico imprenditore locale Silvio Gualtiero Cosolo, nel 2002. In precedenza lì c’era un quadro a olio raffigurante Maria con il Bambino, san Giuseppe e san Giovannino, dipinto dal marchese Bruno Mangilli, pittore di discreta fama in ambito provinciale (il quadro è conservato in altra sede).
Edicole votive nella pietà popolare dell’Isontino – Ljudska pobožna znamenja v Posočju
Mostra fotografica realizzata nel 2021 con le foto dei fotografi del gruppo Isonzo fiume d’Europa – Soča evropska reka grazie alla collaborazione tra I Ferai de la Rosta, il Circolo Culturale di Sdraussina, l’Associazione Pro Senectute di Sagrado, l’AUSER , l’Associazione Culturale Bisiaca e il Comune di Sagrado.
Madoneta – Turriaco (Gorizia)
scheda di Paola Tomasella
foto Davide Brissi (2021)
foto Silvano Tomasella (2000) foto Paolo Bonassi (1993)