Viveva un tempo a Duino il cavaliere Torriani, conosciuto in tutto il paese come un cavaliere molto coraggioso.
Galoppava selvaggiamente sulle rocce carsiche o lo si poteva vedere spronare il suo cavallo lungo gli argini e le dune della laguna.
Un giorno, mentre percorreva il lungomare, incontrò un uomo con un lungo cappotto nero e un largo cappello in testa.
Lo sconosciuto si fermò e disse con un sorriso: «Sul mare, però, non saprebbe cavalcare». Il cavaliere rispose: «Certo che no, ma se lo volesse il diavolo potrei farlo» «E quanto lontano vorresti cavalcare sull’acqua?» insistette il primo. «Beh, forse fino alla foce del fiume Isonzo e poi risalire». «Non di più?» chiese lo straniero. «No, non di più», ribatté il cavaliere.
Allora lo sconosciuto gli si avvicinò e disse: «Il tuo desiderio sarà esaudito: un giorno sarai in grado di cavalcare fino allo sbocco dell’Isonzo nel mare e poi risalire il fiume». «Ma chi è lei per poter parlare così?» chiese stupito il Torriani.
«Io sono il diavolo, e per dimostrarti la mia potenza, puoi provare a fare un giro già domani». E scomparve.
La mattina dopo il Torriani saltò in sella del suo cavallo migliore e affrontò l’impresa. Il mare luccicava al sole del mattino mentre il coraggioso cavaliere si avvicinava col suo cavallo alla superficie ondulata. E, meraviglia, invece di andare a fondo il cavallo galoppò sopra il livello del mare come su una superficie solida e oltre il Timavo e Monfalcone, fino alla foce del fiume Isonzo.
Risalì con facilità e in sicurezza il fiume fino a quando, annoiato si girò improvvisamente per tornare a Duino.
Ma quando fece il primo passo nella direzione opposta scomparve, unitamente al suo cavaliere.
E nessuno li vide mai più.
traduzione a cura del Corso di Lingua e Cultura Slovena del Circolo Culturale di Sdraussina coordinato da Aleksandra Devetak
tratto da Irena Cerar, Pravljične poti brez meja – Družinski izleti, Sidarta, Ljubljana, 2021
foto: Aleksandra Devetak