Là, dove oggi si trova il lago di Bled, un tempo non c’era acqua ma una valle.
Nel mezzo della valle si innalzava una collina con in cima una grande roccia. Nelle notti di plenilunio le Fate della montagna si radunavano attorno alla roccia e danzavano. I pastori pascolavano le pecore nella valle e spesso le pecore brucavano tutta l’erba attorno alla roccia sulla collina. Le Fate chiesero ai pastori di impedire alle pecore di brucare tutta l’erba sulla  loro collina. I pastori però derisero le Fate della montagna per la loro richiesta e le pecore continuarono a mangiare attorno alla roccia fatata. Le Fate decisero di difendere da sole il loro magico prato. Evocarono i ruscelli della montagna e dai monti l’acqua si precipitò nella valle e la inondò così che solo la collina, come una pittoresca isoletta, emerse da essa.
Da allora, su questa isola in mezzo all’acqua, le fate volteggiano indisturbate con le loro danze nelle notti di plenilunio.
Così sorse il lago di Bled con la sua verde isola.

traduzione a cura del Corso di Lingua e Cultura Slovena del Circolo Culturale di Sdraussina coordinato da Aleksandra Devetak
da: Dušica Kunaver e Brigita Lipovšek, Legende treh rek. Zbirka: Slovenija dežela legend/Leggende dei tre fiumi. Raccolta: Slovenia terra di leggende.

illustrazione: Rita Marizza