Dicono le cronache locali che l’elegante edicola (capitel) fu costruita appositamente per conservare un bassorilievo non troppo grande, ma ritenuto particolarmente prodigioso. La piccola scultura, raffigurante una “Madonna con Bambino” dai tratti molto semplici, fu ritrovata in circostanze non chiare sull’argine del fiume e fu quindi trasportata dentro la parrocchiale. Durante i bombardamenti della Grande Guerra, a differenza della chiesa che la custodiva, essa rimase intatta e fu quindi collocata entro una nuova cappelletta a lei dedicata, eretta ai piedi del colle (poi spostata di qualche metro per questioni di viabilità).
Dentro l’edicola si trova anche un quadretto molto amato dai sagradini: è la cosiddetta “Madonnina di Wagna”, una copia della celebre “Madonna della Seggiola” di Raffaello Sanzio. Fu riportato da Wagna, dove erano profughi gli abitandi di Sagrado tra il 1915 e il 1918  da Leopoldo Vittori e da allora divenuta protettrice della comunità.
La cappelletta è sempre stata oggetto di venerazione ed è molto curata dagli abitanti del posto, che anche recentemente si sono prodigati per il suo restauro.

Edicole votive nella pietà popolare dell’Isontino – Ljudska pobožna znamenja v Posočju

Mostra fotografica realizzata nel 2021 con le foto dei fotografi del gruppo Isonzo fiume d’Europa – Soča evropska reka grazie alla collaborazione tra I Ferai de la Rosta, il Circolo Culturale di Sdraussina, l’Associazione Pro Senectute di Sagrado, l’AUSER , l’Associazione Culturale Bisiaca e il Comune di Sagrado.

Cappelletta della Madonna – Sagrado (Gorizia)
scheda di Paola Tomasella
foto Aristide Visintin